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Descrizione
Quest'opera, che a un primo sguardo può sembrare un semplice rifacimento della famosa "Ultima cena" di Leonardo, è una studiata composizione simmetrica di figure dinamiche in uno spazio armonico.
Vanno sottoposti a una più accorta indagine soprattutto alcuni personaggi: da destra, a capotavola Giovanni il Minore (detto il fratello di Gesù per la loro somiglianza fisica) allarga le braccia quasi a preannunciare l'imminente supplizio del Nazareno; in piedi Tommaso che punta il dito (omaggio a Michelangelo e anticipazione della sua caratteristica incredulità); a sinistra in piedi Pietro irato che impugna un coltello; vicino a lui Bartolomeo (anche qui un omaggio a Michelangelo) e un apostolo che ha le fattezze di Leonardo Da Vinci; quasi fuori dal convivio, invece, sta Giuda Iscariota che con finta noncuranza stringe il sacchetto coi trenta denari, unica figura statica in una scena così concitata; al centro Gesù che conforta con gesto paterno Giovannino e che, con espressione serena, non socchiude gli occhi come un remissivo agnello, li ha ben aperti a sottolineare la sua consapevolezza e il ruolo da protagonista che avrà nel diventare, al fine, Cristo per tutta l'umanità.